NORMATIVA ADR

Il decreto legislativo 04/02/2000 nr. 40 ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico la figura del consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, detto anche "consulente ADR" (o anche DGSA "dangerous goods safety advisor"), recependo così la direttiva 96/35/CE (3 giugno 1996), relativa alla designazione e alla qualificazione professionale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada, per ferrovia o per via navigabile.
 
Questa figura professionale è prevista unicamente per le aziende che operano nel trasporto di merci pericolose via strada, via ferrovia o via navigabile interna, mentre nulla è ancora deciso per quanto riguarda il trasporto marittimo e aereo.
 
Il decreto, tratta negli articoli 2 e 3, l'ambito d'intervento della normativa stessa e gli obblighi dell'impresa.
L'articolo 2 (campi di applicazione), recita:
1. Salvo quanto previsto al comma 2, le disposizioni del presente decreto si applicano alle imprese che effettuano operazioni di trasporto di merci pericolose su strada, per ferrovia o per via navigabile interna, oppure operazioni di carico e scarico connesse a tali trasporti. 
2. Le disposizioni del presente decreto non si applicano: a) alle attività di cui al comma 1 effettuate con mezzi di trasporto di proprietà delle Forze armate o delle Forze di polizia ovvero con mezzi di trasporto impiegati sotto la responsabilità delle stesse; b) alle attività di cui al comma 1 effettuate per vie navigabili interne nazionali non collegate alle vie navigabili interne degli altri Stati dell'Unione europea".
 
L'articolo 3 specifica gli obblighi del capo dell'impresa:
1. Al fine di garantire un'efficace prevenzione dei rischi inerenti le operazioni di cui all'articolo 2, comma 1, il capo dell'impresa nomina, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, uno o più consulenti in possesso del certificato di formazione professionale di cui al presente decreto.
 
2. Può essere consulente lo stesso capo dell'impresa ovvero un dipendente dell'impresa ovvero una persona esterna a quest'ultima. Le funzioni del consulente, adattate all'attività' dell'impresa, sono definite all'articolo 4.
 
3. Il capo dell'impresa comunica all'ufficio provinciale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione competente per territorio la nomina del o dei propri consulenti, indicandone le complete generalità.
 
4. Il capo dell'impresa conserva la relazione di cui all'articolo 4, comma 1, per cinque anni e, su richiesta, la mette a disposizione dell'ufficio di cui al comma 3.
 
5. La responsabilità sull'osservanza, da parte dell'impresa, delle norme in materia di trasporto di merci pericolose e del loro carico e scarico è del capo dell'impresa stessa".
 
Il sesto comma elenca le imprese esentate dall'obbligo di nominare il consulente ADR:
Sono esentate dall'obbligo di nominare il consulente:
 
a) le imprese esercenti le attività di cui all'articolo 2, comma 1, riguardanti trasporti su strada di quantitativi limitati, per ogni unità di trasporto, al di sotto dei limiti definiti dai marginali 10010 e 10011 dell'allegato B al decreto del ministro dei Trasporti e della Navigazione 4 settembre 1996 e successivi aggiornamenti;
 
b) le imprese esercenti le attività di cui al comma 1 definite dal Ministro dei trasporti e della navigazione, con decreto da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quando i trasporti di merci pericolose, o le operazioni di carico o scarico ad essi connesse, non siano effettuati a titolo di attività principale od accessoria dell'impresa, ma vengano effettuati occasionalmente, in ambito esclusivamente nazionale e le merci trattate presentino un grado di pericolosità o di inquinamento minimi.
 
Quindi, come si evince dagli articoli sopra menzionati, tutte le imprese (salvo i casi di esenzione previsti) coinvolte nel trasporto di merci pericolose e nelle operazioni ad esso collegate, devono nominare il "consulente" che deve essere in possesso di regolare certificato di formazione come previsto dall'articolo 5 del Decreto.
 
Ma cosa deve fare il consulente? Lo spiega l'articolo 4:
1. Il consulente, in seguito alla verifica delle prassi e delle procedure indicate nell'allegato I, redige una relazione nella quale, per ciascuna operazione relativa all'attività' dell'impresa, indica le eventuali modifiche procedurali ovvero strutturali necessarie per l'osservanza delle norme in materia di trasporto, di carico e scarico di merci pericolose nonché per lo svolgimento dell'attività' dell'impresa in condizioni ottimali di sicurezza.
2. Il consulente redige la relazione di cui al comma 1 annualmente e ogni qualvolta intervengano eventi modificativi delle prassi e delle procedure poste alla base della relazione stessa ovvero delle norme in materia di trasporto, carico e scarico di merci pericolose.
3. Il consulente consegna la relazione di cui al comma 1 al capo dell'impresa.
4. Quando nel corso di un trasporto ovvero di una operazione di carico o scarico si sia verificato un incidente che abbia recato pregiudizio alle persone, ai beni o all'ambiente, il consulente, dopo aver raccolto tutte le informazoni utili, provvede alla redazione di una relazione d'incidente.
5. La relazione di cui al comma 4 è trasmessa al capo dell'impresa e, per il tramite degli uffici provinciali della Motorizzazione civile e dei trasporti in concessione, al ministero dei Trasporti e della Navigazione - Dipartimento dei trasporti terrestri.
 
In realtà, i compiti del consulente ADR sono più complessi. Un approfondimento dei compiti svolti dallo Studio Tecnico IDEA è disponibile cliccando qui
 
Come abbiamo già accennato, il consulente deve sostenere un esame presso uno degli uffici provinciali del ministero dei Trasporti (ex M.C.T.C), a seguito del quale viene rilasciato un certificato attestante l'idoneità del candidato a svolgere le mansioni del consulente (Certificato di formazione professionale ai sensi della Direttiva 96/35/CE). Il certificato ha una validità di cinque anni, dopo i quali è necessario sostenere un apposito esame per ottenere una conferma della validità dello stesso per un altro quinquennio. Il certificato è valido in ogni paese facente parte dell'Unione Europea. Per quanto riguarda le responsabilità a carico del consulente (che sono molte), ricordo che nei confronti di terzi: "La responsabilità sull'osservanza, da parte dell'impresa, delle norme in materia di trasporto di merci pericolose e del loro carico e scarico è del capo dell'impresa stessa." (articolo 3 - D.Lgs. 40/2000).
 
L'articolo 6 del decreto fissa invece le sanzioni previste per la mancata osservanza delle disposizioni viste finora:
1. Il capo dell'impresa che viola le disposizioni di cui all'articolo 3, comma 1, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire tre milioni a lire diciotto milioni.
2. Il capo dell'impresa che viola le disposizioni di cui all'articolo 3, commi 3 e 4, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire un milione a lire sei milioni.
3. Il consulente che viola le disposizioni di cui all'articolo 4, commi 1, 2 e 4, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire due milioni a lire dodici milioni.
4. Il consulente che viola le disposizioni di cui all'articolo 4, commi 3 e 5, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da lire un milione a lire sei milioni.
5. La vigilanza sull'osservanza delle disposizioni del presente decreto è affidata agli uffici provinciali della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione.
6. Le sanzioni di cui ai commi 1, 2, 3, e 4, sono irrogate dal prefetto.
 
Recentemente è stata pubblicata la seconda sentenza penale che condanna un capo d'impresa a seguito d'incidente, per mancata formazione ai sensi del capitolo 1.3 dell'allegato "A" all'Accordo ADR. In caso di sinistro con danni, in mancanza di nomina del consulente, le conseguenze sono ancor più serie ed inoltre non sempre, in questi casi, le imprese assicuratrici rispondono risarcendo la parte lesa.
 
Per concludere, il consulente ADR non è soltanto colui che presenta la relazione annuale a fine anno, assolvendo così i suoi doveri istituzionali, ma è una figura molto importante che interagisce continuamente con l'azienda, 365 giorni l'anno, facendo in modo che la sicurezza, la prevenzione degli incidenti e l'osservanza delle norme siano sempre al primo posto nella speciale classifica dei valori aziendali.
 

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